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geografia

La Slovenia si trova nell'Europa centro-meridionale, tra le Alpi e la penisola balcanica, con una superficie di 20 273 km² (una superficie pari a quella della Puglia) è una delle meno estese tra le ex-repubbliche jugoslave.

La maggior parte del territorio sloveno si trova a più di 200 m sul livello del mare. Può essere suddiviso in tre zone: l'altopiano carsico (Kras), compreso tra il confine con l'Italia e Lubiana; la zona alpina e prealpina che occupa la maggior parte del paese e un lembo di pianura pannonica ad est verso l'Ungheria.

L'altopiano carsico è caratterizzato da rocce calcaree soggette al caratteristico fenomeno detto appunto carsismo che prevede la formazione di cavità sotterranee in cui talvolta scorrono anche corsi d'acqua.

La zona alpina è composta, da ovest a est:

  • dalle Alpi Giulie, nelle quali si trova la cima più alta della Slovenia, il monte Tricorno (2 864 m);

  • dalla catena delle Caravanche;

  • dalle Alpi di Kamnik e della Savinja;

    I quattro principali fiumi del paese sono:

  • l'Isonzo, che nasce nelle Alpi Giulie e sfocia nel mare Adriatico, in territorio italiano;

  • la Sava, che nasce anch'essa nelle Alpi Giulie e attraversa la Slovenia per poi confluire nel Danubio in Serbia;

  • Il lago più esteso è quello di Cerknica, che può raggiungere i 38 km²: questo bacino ha la caratteristica di riempirsi e svuotarsi periodicamente a causa della presenza di fiumi carsici e inghiottitoi nel terreno sottostante; non raggiunge mai profondità superiori ai 3 m. Il secondo lago più esteso è quello di Bohinj, ai piedi del Tricorno, con una superficie di 3,28 km². Altro lago da segnalare, sebbene di ridotte dimensioni, è il lago di Bled. Ha una superficie di appena 1,45 km² e può raggiungere una profondità di 30 m. La costa slovena si affaccia sul Golfo di Trieste per circa 40 Km ed è principalmente rocciosa.

  • la Drava, che nasce in Italia, attraversa la Carinzia, entra in Slovenia e poi nella Croazia dove riceve il suo tributario Murasegnando per un lungo tratto il confine con l'Ungheria poi, al confine con la Serbia, confluisce nel Danubio;

  • il Kolpa che segna per un tratto il confine con la Croazia.

                   

La torta Potica slovena-ingredienti

Per la pasta lievitata
 1,5 kg. di farina
 250 g. di yogurt greco a temperatura ambiente (quello intero con tutti i grassi che servono)
 170 g. di zucchero
 125 ml. di latte tiepido
 125 g. di burro fuso
 3 uova leggermente sbattute
 60 g. di lievito di birra
 1 cucchiaio raso di sale fino
Per la farcitura alle nocciole
 375 g. di nocciole sgusciate
 350 g. di panna
 325 g. di miele
 300 g. di zucchero
 125 g. di burro
 3 albumi
 1 baccello di vaniglia o una bustina di vanillina
 1 cucchiaio di cognac o brandy
 1 cucchiaino di cannella in polvere
 1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
 1 cucchiaio di buccia di limone e di arancia  grattugiate
 750 g. di uvetta bionda (opzionale)
 3 tuorli
 burro q.b.
                                                      Preparazione

Sciogliete e il lievito di birra nel latte tiepido a cui avrete aggiunto un cucchiaio colmo di zucchero preso dalla quantità prevista. Lasciate riposare a temperatura ambiente fino a quando inizieranno ad apparire delle bolle.
 

Versate metà della farina in una capace ciotola, unitevi lo zucchero rimasto, il sale, il burro fuso, lo yogurt, le uova e il lievito sciolto nel latte. Lavorate il tutto per bene.
Aggiungere poi il resto della farina e lavorate fino a quando la pasta non si attaccherà più ai bordi della ciotola. Mettete la pasta in una ciotola unta di burro, coprite con uno strofinaccio, e lasciate lievitare in un posto tiepido fino a quando il volume sarà raddoppiato (ci vorrà almeno un’oretta).

 

Mescolate assieme la panna e il burro, poi unitevi le nocciole tritate finemente, e tutti gli ingredienti meno gli albumi delle uova, un cucchiaio di zucchero e l’uvetta, e mescolate e ancora. Montate a neve ben soda gli albumi con il cucchiai di zucchero e uniteli al composto. Mettete da parte.
Stendete la pasta lievitata su una tovaglia leggermente infarinata fino a raggiungere uno spessore di circa 5 mm, cercando di dare alla sfoglia una forma rettangolare regolare. Stendete al farcitura uniformemente sopra la pasta. Se la usate distribuiteci sopra l’uvetta.

 

Arrotolate il tutto aiutandovi con la tovaglia. Deponete il rotolo su una teglia imburrata, facendo in modo che le giunzioni della pasta rimangano in basso. Lasciate lievitare 45 minuti in un luogo tiepido.
Spennellate con i tuorli d’uovo leggermente battuti. Fate cuocere nel forno caldo a 160 gradi per circa un’oretta. Togliete la teglia dal forno, lasciate riposare 10 minuti e poi mettete la “potica” a raffreddare completamente su una gratella.
Servitela tagliata a fette per mostrare il bell’alternarsi del chiaro della pasta e dello scuro della farcitura.


 

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