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 AUSTRIA

 

L'Austria è al centro degli scambi tra il nord e il sud del continente. Confina a nord con la Germania e Repubblica Ceca; a est con Slovacchia; a sud-est con Ungheria; a sud con Slovenia e Italia; a ovest con Svizzera e Liechtenstein. Non ha sbocchi sul mare. Il territorio è in gran parte montuoso(70%). La zona meridionale è occupata dalle Alpi Atesine (in cui si apre il Passo del Brennero, che consente facili collegamenti con l'Italia) e Carniche. Procedendo verso nord, si incontrano le Alpi Noriche e gli Alti Tauri, con la cima più alta del paese: il Grossglockner (3797 m).ancora più a settentrione, si trovano le Alpi Bavaresi, i Bassi Tauri e le Alpi Salisburghesi. La pianura principale si estende nel nord del paese. A sud di Vienna si trova un tratto di Pianura Ungherese. Il fiume principale è il Danubio, che attraversa tutta la pianura settentrionale ed è navigabile. Altri fiumi importanti sono l'Inn, l'Ennes, la Morava e la Drava, che nasce in Italia. I laghi di origine glaciale, sono numerosi ma di piccole dimensioni. Il principale è il Neusiedl, al confine con l' Ungheria. La capitale è Vienna e poi ci sono altre città principali come Graz, Linz, Salisburgo, Innsbruck. In Austria si parla Tedesco.

Econonia:

L'Austria ha aderito all'Unione economica e monetaria fin dall'inizio (1999) e dal 2002 ha adottato l'euro. La politica monetaria, dunque, è gestita dalla Banca centrale europea.

L'elevata produttività agricola ha permesso all'Austria di ottenere l'autosufficienza alimentare. Le coltivazioni di cereali e ortofrutta, così come la produzione vinicola, sono concentrati nella zona orientale del Paese e nella pianura del Danubio, mentre le regioni montane praticano prevalentemente l'allevamento dei bovini

L'industria austriaca è molto diversificata. I settori trainanti sono la chimica, la petrolchimica, la metallurgia (ghisa, ferro,leghe e alluminio), la meccanica e l'alimentare.

Il turismo è l'attività più importante del paese, in quanto l'Austria possiede numerosi impianti sciistici per il turismo invernale e città ricche di storia come Vienna e Salisburgo per quello culturale. L'Austria presenta inoltre paesaggi incontaminati con flora e fauna tipicamente alpine per il turismo estivo.

I tre maggiori partner commerciali, sia per le importazioni sia per le esportazioni, sono le confinanti Germania (rispettivamente 45,1% e 31% nel 2009), Italia (6,7% e 8,2%) e Svizzera (6,8% e 5%), con un'incidenza considerevole.

L'Austria dispone di una popolazione attiva di 4.300.000 persone, con un tasso di occupazione del 71,6% nel 2009, molto al di sopra della media dell'Unione europea. Seppure in declino rispetto al massimo pre-crisi (72,1% nel 2008), tale valore è comunque più elevato di tre punti percentuale rispetto a dieci anni fa.

È da osservare che un quarto dei lavoratori lavora part-time, mentre sono poco diffusi i contratti a tempo determinato (solo il 9,1% del totale, contro il 13,5% della media europea).

Il tasso di disoccupazione austriaco nel secondo dopoguerra era molto basso. Ancora nel 1980, si attestava solamente all'1,6%. Nel corso degli anni '80 e '90, tuttavia, si è assistito ad una tendenza all'aumento della disoccupazione, che nel 2005 era salita fino al 5,2%, per poi cominciare a scendere fino a toccare il 3,8% nel 2008. Tuttavia, nel 2009, con la crisi la disoccupazione è tornata al 4,8%. Il dato resta comunque largamente al di sotto della media europea. Da notare che a differenza di quanto avviene in Italia la disoccupazione femminile è addirittura lievemente minore di quella maschile. La disoccupazione giovanile, inoltre, pur al 10% è comunque la metà della media europea.

Secondo dati del 2005, il settore che assorbe la maggior parte dei lavoratori è quello dei servizi (67%), contro il 27,5% dell'industria ed il 5,5% dell'agricoltura.

Tra il 1988 ed il 2001 il debito pubblico austriaco era notevolmente aumentato passando dal 57 al 67% del PIL. Negli anni successivi, invece, le politiche messe in atto avevano fatto scendere il rapporto debito/PIL al 59,2% del 2007. Con la crisi economica, tuttavia, il debito pubblico è tornato a salire rapidamente fino al 70% nel 2010, anno nel quale il rapporto deficit/PIL è risultato essere -4,8%, il dato peggiore dal 1995.

 

Questa ricetta è tipica dell’Austria perché nei suoi territori c'è una grande produzione di carne bovina.

 

 

 BRODO DI MANZO CON FRITTATINE

 

Per le frittatine:

50 gr di farina

125 ml di latte

1 uovo

2 cucchiai di burro

Prezzemolo, sale

Per il brodo:

tre litri di acqua

600gr di carne di manzo

400 gr di ossa

2 carote

1 gambo di sedano

1 porro

Prezzemolo

Pepe,sale,erba cipollina

 

 

 

Iniziare con la preparazione del brodo(circa tre ore).

In una pentola mettete l' acqua e portatela a ebollizione lentamente.

Lavate e pelate le verdure, tagliatele a pezzetti e aggiungetele all’acqua.

Dopo dieci minuti aggiungete le ossa e la carne di manzo.

Salate, aggiungete il pepe e il prezzemolo.

Lasciate cuocere per circa due ore e trenta.

Nel frattempo preparate le frittatine.

In una ciotola mischiate la farina, due cucchiai di latte, l uovo e  il sale.

Aggiungete alla pastella il prezzemolo e unitevi versando a filo il restante latte, continuando a mescolare fino a che otterrete una pastella liquida.

Scaldate una padella antiaderente con 1 cucchiaio di burro.

Versate circa ¼ della pastella.

Dopo 2 minuti voltatela dall’ altro lato, sino a quanto ha un colore dorato,continuare cosi fino ad ottenere 4 frittatine.

Arrotolate le frittatine su loro stesse,taglatele a striscioline sottili.

A cottura del brodo eliminate verdura o carne passando il brodo con il colino.

Scaldate i piatti e le ciotole. In ogni piato disponete un paio di frittatine e un cucchiaio di erba cipollina, portate in tavola e davanti agli ospiti versate in ciascun piatto il brodo che deve essere bollente.

IL BACIO DI KLIMT

GUSTAV KLIMT

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