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Serbia

Territorio: geografia fisica

Il territorio, pianeggiante nella sezione settentrionale, è montuoso in quella meridionale; è attraversato da Ovest a Est dal Danubio in cui sfociano i fiumi Tibisco, Drina, Kolubara, Sava, Morava, Mlava e Timok; l'estremo settore sudoccidentale tributa al mar Adriatico tramite il Drin Bianco. Il rilievo è costituito da numerosi gruppi montuosi isolati (Kopaonik, Golija, Povlen) appartenenti alle Dinaridi, tranne a Sud-Est, dove si innalzano le propaggini occidentali dei Balcani, e a Sud-ovest, dove si allungano le Alpi Albanesi (Ðaravica, 2656 m); tra la Sava e il Danubio sorge isolato il gruppo della Fruska Gora (539 m). Il clima è di tipo semicontinentale, con inverni freddi (temperatura media di gennaio inferiore a 0 ºC) ed estati calde (media di luglio superiore ai 20 ºC); le precipitazioni, molto copiose (anche 2000 mm annui) sui rilievi, diminuiscono nelle zone pianeggianti (nella Vojvodina, 500-750 mm annui).

 

 

Lo Stato

La Serbia è una Repubblica di tipo parlamentare. Il parlamento è formato da 250 membri, eletti a suffragio universale, la cui carica dura per 5 anni. Il Kosovo, provincia autonoma della Serbia, è occupato da truppe internazionali e dal 1999 è sottoposto all'amministrazione dell'ONU (UNMIK). La sua assemblea è formata da 120 membri eletti a suffragio diretto, e da un presidente eletto dall'assemblea. La pena di morte è stata abolita nel 2002. Nel 2006 l'analfabetismo colpiva il 3,6% della popolazione.

La religione

Punto di incontro (e scontro) tra la Chiesa ortodossa, il cattolicesimo e l'Islam, la Serbia risulta essere uno dei paesi europei più variegati dal punto di vista religioso. Si possono notare differenze marcate da regione a regione: la Voivodina è per il 25% cattolica e protestante; oltre il 90% degli abitanti della Serbia centrale (compresa la regione di Belgrado) professano la confessione ortodossa.

Costume tipico Serbo

La popolazione

La Serbia è costituita ufficialmente da tre territori: la Serbia Centrale (in lingua serba: Централна Србија, Centralna Srbija), la provincia della Vojvodina e la provincia di Kosovo (quest'ultima attualmente sotto protettorato ONU e autoproclamatasi indipendente nel 2008). Le aree sono etnicamente molto diverse, in quanto il paese è stato storicamente diviso tra l'Impero Ottomano musulmano che occupava il sud e il cattolico Impero Austro-Ungarico che comprendeva il nord della Serbia. Per Serbi di Serbia si intendono i serbi che vivono in Serbia. Vi sono infatti serbi che vivono in Croazia, Slovenia e così via. La nazionalità così come è conosciuta in Italia non corrisponde ai paesi slavi per i quali le etnie indicano la nazionalità.

La provincia settentrionale della Vojvodina è dal punto di vista economico la regione più sviluppata della nazione. Insieme alle altre ex-Repubbliche jugoslave della Slovenia e della Croazia (e per un periodo più breve la Bosnia ed Erzegovina), la Vojvodina faceva parte dell'Austria-Ungheria prima della Grande Guerra. La Vojvodina è uno dei territori maggiormente variegati etnicamente in Europa, con più di 25 differenti comunità nazionali. Secondo l'ultimo censimento completo (2002), la provincia ha una popolazione di circa 2 milioni di abitanti, così suddivisa: serbi 65%, ungheresi 14,3%, slovacchi 2,79%, croati 2,78%, non dichiarati 2,71%, jugoslavi 2,45%, montenegrini 1,75%, romeni 1,50%, rom 1,43%, bunjevci 0,97%, ruteni 0,77%, macedoni 0,58%, ucraini 0,23%, altri (sloveni, tedeschi, polacchi, cinesi, ecc.)

INVOLTINI DI CAVOLO ALL’ORIENTALE (SARMA)

Ingredienti per 4 persone:

Per gli involtini:
1 cavolo cappuccio dalle foglie grandi,

800 g di carne macinata mista di manzo e di maiale

100 g di riso lesso

1 cipolla bianca

1 uovo sodo

70 g di burro

olio extravergine d’oliva

sale e pepe.
Per la salsa di accompagnamento:
200 ml di brodo di manzo

2 cucchiai di panna acida

1 cucchiaio di pelati

1 pizzico di aneto

1 pizzico di timo

sale e pepe.

Preparazione:
Lavare il riso e lasciarlo in immersione nell’acqua per 10 minuti.
Metterlo, poi, in un tegame e coprirlo con un dito di acqua al di sopra del riso.
Aggiungere un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e portarlo a cottura.
Scolarlo e metterlo da parte.
Eliminare le foglie esterne più rovinate ed il torsolo del cavolo.
Lessarlo intero, a testa in giù, per un paio di minuti in acqua bollente.
Passarlo, subito dopo, in acqua fredda.
Staccare delicatamente, ad una ad una, le foglie dalla base in modo da lasciarle intere.
Privarle, poi, con un coltello affilato della parte bianca centrale del fusto, che è legnosa.
Asciugarle con un canovaccio pulito.
Mettere sul fuoco un tegame con il burro e, quando questo inizierà a sciogliersi, unire la cipolla tritata e, dopo due minuti, la carne macinata.
Farla sigillare, lasciandola, però, morbida.
Amalgamare la carne, il riso e l’uovo sodo sbriciolato.
Insaporire di sale e di pepe.

Accomodare le foglie di cavolo sul piano di lavoro e distribuirvi sopra il composto.
Chiudere ad involtino e fermare ogni foglia con uno stecchino.
Passare in forno già caldo a 180°C per 10 minuti.
Tenere in caldo.
Preparare, quindi, la salsa di accompagnamento.
Portare a bollore il brodo di manzo e stemperarvi la panna.
Unire i pelati ed insaporire di sale e di pepe.
Spolverare con l’aneto ed il timo.
Lasciare restringere la salsa.
Disporre, poi, gli involtini di cavolo su un piatto da portata e bagnarli con la salsa.

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