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Inno Islanda -
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GEOGRAFIA ISLANDA

 

L'Islanda è situata immediatamente sotto il Circolo polare artico. È la seconda isola d' Europa per estensione. Dista 800 chilometri dalla Scozia, più di 1000 dalla Norvegia e 300 dalla Groenlandia. É bagnata a sud dall' Oceano Atlantico, a est dal Mar di Norvegia e a Nord dal Mar della Groenlandia. Da quest'ultima la separa, a ovest, lo Stretto di Danimarca. Sulle coste di sud-ovest si aprono piccole pianure; la altre coste sono più alte e frastagliate. Il territorio islandese è prevalentemente montuoso. Si presenta come una distesa di altopiani, che digradano dalla zona centro-orientale dell'isola verso la fascia costiera. Vulcani e ghiacciai sono gli elementi principali dal paesaggio. I vulcani sono più di 200, di cui una trentina ancora attivi. Tipico è il fenomeno dei geyser, sfruttati per il riscaldamento e la produzione di energia. I ghiacciai ricoprono più del 10% del territorio islandese : il principale è il Vatnajokull, che si estende per circa 8500 chilometri quadrati. I fiumi, numerosi e ricchi d'acqua, si dirigono verso nord o verso sud-ovest, formando spesse cascate. Molti sono i laghi, formatisi nei crateri dei vulcani e nelle conche scavate dai corsi d'acqua all'interno delle distese di lava.  Il clima è sub-polare, quindi molto freddo. Solo a sud riesce a farsi sentire l'influsso della Corrente del Golfo, che rende la temperatura mite.il terreno viene utilizzato per un 77% di improduttività , un 22 % di prati  e pascoli e un 1% di boschi. La capitale è Reykjavik, poi ci sono le altre 2 città che sono Hafanrfjordur e Akureyri.

 

 

 

 

economia

 

Oggi il miglioramento dei trasporti interni, ed i profondi mutamenti apportati dalla diffusione dell’automobile, hanno radicalmente trasformato la vita dell’isola. Solo di recente si è avuto un deciso incremento della popolazione, che si concentra lungo le coste, soprattutto quelle sud-orientali, il cui clima è mitigato dalla Corrente del Golfo. Il clima è inadatto all’agricoltura, che pure potrebbe trovare condizioni favorevoli nei terreni vulcanici così fertili: solo nelle zone più assolate prospera la patata, il resto è riservato a foraggi e pascoli.

Le acque sotterranee di origine vulcanica, tuttavia, permettono il riscaldamento, oltre che delle abitazioni private, di serre da cui si ottengono notevoli quantità di prodotti orticoli.

L’allevamento del bestiame è essenzialmente costituito da ovini, mentre i bovini hanno un’importanza secondaria. In questi ultimi anni è stato avviato l’allevamento e la trasformazione dei suini.

La risorsa principale è però la pesca che copre la quasi totalità delle esportazioni ed è dotata della più moderna e attrezzata flottiglia d’ Europa.

Le acque islandesi sono tra le più pescose del mondo e le autorità cercano di assicurarsi il diritto su una fascia di acque territoriali più ampia possibile, entrando, a volte, in conflitto con la Gran Bretagna.

Le principali prede dei pescatori islandesi sono merluzzi, aringhe e mallotto. Si pescano anche gamberi, aragoste, pesce persico d’ oceano e l’ eglefino.

Di recente, e dopo aspre polemiche, è stata reintrodotta la pesca alla balena per scopi commerciali. La flotta nazionale conta più di 900 pescherecci che ogni anno catturano oltre un milione e mezzo di tonnellate di pesce

Mentre la maggior parte delle industrie sono connesse con le attività derivate dalla pesca (seccatura e salatura dei prodotti della pesca, fabbricazione dei derivati dei pesci quali olio, farina, concimi, ecc.) l’ Islanda può contare su un grande patrimonio energetico idroelettrico che ultimamente ha rappresentato il fulcro di grandi progetti di sviluppo; sia per la creazione e l’alimentazione energetica delle industrie primarie e secondarie (manifatturiera, ittica, siderurgica ecc.) e sia per la “produzione” di energia destinata alla rivendita a paesi terzi.

Il Turismo sta man mano assumendo un ruolo sempre più importante all’ interno dell’ economia Islandese, con un costante aumento dell’ industria ad esso legato, sia nel settore dell’ accoglienza, che nello sviluppo

 

RICETTA

 

Stufato di pesce islandese

 

Cipolla

2 spicchi di aglio

100gr di burro

5 cucchiaini di farina

400ml di latte

Pepe nero 1/2cucchiaio

Sale

Noce moscata

Eglepino bollito600gr

 

 

 

Tagliare finemente la cipolla e aglio.

Sciogliere il burro a fiamma media in una padella e aggiungere aglio e cipolla, facendoli dorare lentamente.

Unire al composto la farina e mescolare,versare il latte e continuare a miscelare lo stufato fino ad addensarlo.

Aggiungere pepe,noce moscata,il pesce precedentemente bollito,le patate lessse.

Infine far cuocere il tutto.

Insaporire  con sale a piacere e un po’ di burro.

Mettere lo stufato di pesce in una terrina e versare sopra il formaggio grattugiato.

Adagiare sullo stufato di pesce delle croste di pane e del burro.

Cucinare al forno per circa 15 minuti a 180°C,il piatto e pronto quando inizia a dorarsi.

Lo stufato si accompagna con pane caldo

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